Con nota del 5 dicembre 2017 il MISE ha risposto ad un quesito presentato da CNA e Confartigianato Imprese nei mesi scorsi ed avente ad oggetto l’attività di lavanderia self-service.
Nel dettaglio la richiesta di chiarimenti, oltre ad evidenziare una serie di iniziative “borderline”, mirava a focalizzare l’attenzione su due aspetti in particolare: l’obbligatorietà del responsabile tecnico per l’esercizio di qualunque delle attività (anche singolarmente svolte) previste dalla L. 84/2006 e la conferma dei limiti per l’esercizio dell’attività di lavanderia self-service.
Il MISE ha confermato la nostra posizione, ribadendo con chiarezza che per l’esercizio di ciascuna delle singole attività (quindi anche soltanto una di esse) previste dall’art. 2 della legge 84/2006 è richiesto il rispetto delle norme in esso contenute.
Per quel che riguarda le lavanderie self-service il MISE chiarisce che l’esclusione dall’obbligo di designazione del responsabile tecnico è riservata alle imprese di lavanderia dotate esclusivamente di lavatrici professionali ad acqua ed essicatori destinati ad essere utilizzati direttamente dalla clientela previo acquisto di appositi gettoni.
La nota verrà posta all’attenzione degli altri interlocutori (ANCI e UNIONCAMERE) che, come noi, attendevano il chiarimento del MISE per completare il quadro delle informazioni utili alla soluzione definitiva del problema che, in ogni caso, dipende dall’efficacia dei controlli da parte dei Comuni.