Bari, 11/07/2018 – Gli autotrasportatori proclamano il fermo. Anche in Puglia, come nel resto dell’Italia, la categoria spegnerà i motori dei mezzi e fermerà la distribuzione delle merci dalle ore 00.00 di lunedì 6 alle ore 24.00 di giovedì 9 agosto 2018 compresi. La decisione è stata presa dall’UNATRAS, l’Associazione Nazionale degli Autotrasportatori che raggruppa le 7 più importanti Associazioni di Categoria del settore, tra le quali Confartigianato Trasporti.

È l’extrema ratio a cui ricorrono circa 93mila autotrasportatori italiani, (quasi 6.000 imprese nella sola Puglia) a fronte della mancata risposta alle attese di artigiani e piccole imprese del settore che per settimane hanno atteso risposte urgenti e, soprattutto, il pronunciamento dell’Agenzia delle Entrate per fruire delle deduzioni forfettarie delle spese non documentate per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore.

“Vista l’indifferenza nei confronti della categoria, nonostante l’invio di più lettere di richieste d’incontro e vista l’impossibilità di fruire delle deduzioni forfettarie per le spese non documentate, in occasione delle denunce dei redditi per l’anno 2017, oggi abbiamo ufficializzato la decisione di attuare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci per conto di terzi” afferma Michele Giglio, Presidente di Confartigianato Trasporti Puglia sottolineando come, nel totale rispetto della normativa, si sia già provveduto ad inviare la comunicazione alla Commissione di Garanzia degli scioperi nel rispetto del Codice di Autoregolamentazione.

“Di fatto ci viene negata la possibilità di pagare regolarmente le imposte – commenta Giglio – perché, nonostante sia già scaduto a giugno il termine per le dichiarazioni dei redditi 2018 (relative ai redditi del 2017), l’Agenzia delle Entrate non ha ancora reso noti gli importi delle deduzioni. È necessario – continua Giglio – che vengano mantenuti e confermati gli importi delle deduzioni in 51 euro per i viaggi fuori Comune e 17,85 all’interno del Comune, così come atteso da tutta la categoria, poiché altrimenti significherebbe mettere in grave difficoltà decine di migliaia di imprese che per i redditi dello scorso anno hanno già fatto affidamento su queste misure”.

Oltre alla questione delle deduzioni, fra le altre richieste delle imprese di autotrasporto merci e i numerosi nodi da sciogliere per il settore vi sono la certezza delle risorse strutturali, il contingentamento imposto dall’Austria al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese, il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni a garanzia della sicurezza della circolazione, la ripubblicazione dei “costi minimi della sicurezza” e il rispetto dei tempi di pagamento, l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete.
A fronte della proclamazione di questo sciopero, Confartigianato Trasporti Puglia auspica che il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli convochi le Associazioni con la massima urgenza, e prenda in considerazione le richieste del settore, attivandosi per evitare il fermo che, in mancanza di atti concreti, non potrà che essere attuato.

“Nei prossimi giorni – anticipa Giglio – come Associazione di Categoria faremo una profonda riflessione in merito ai passi ulteriori che si renderanno necessari. Nel frattempo però auspichiamo un deciso intervento in prima persona dei Parlamentari della Puglia, di tutti gli schieramenti, per la risoluzione di questa problematica che interessa tutte le imprese dell’autotrasporto, i loro dipendenti ed il relativo indotto: un settore economico fondamentale per l’intera Regione”.
“In mancanza di risposte adeguate – conclude il Presidente – saremo costretti a spegnere i motori, a incrociare le braccia e a non caricare né tantomeno distribuire le merci in un inizio agosto che si preannuncia caldo in ogni senso”.