Gli effetti dell’emergenza coronavirus sulle piccole imprese, il commento sulle misure del Governo per fronteggiare la situazione, le iniziative di Confartigianato per sostenere gli imprenditori e per contribuire concretamente alla battaglia che tutta l’Italia sta combattendo: di tutto questo ha parlato il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli ospite oggi al programma televisivo ‘Mi manda Rai3’, in onda dalle ore 10 su Rai3.

“Il decreto ‘Cura Italia’ e i provvedimenti che lo hanno preceduto – ha detto Fumagalli – riguardano tutti i settori in tutti i territori del Paese. Ma l’emergenza impone di fare di più. Ad esempio, per quanto riguarda le scadenze dei versamenti. Dopo il primo spostamento di imposte che arriva solo fino al 31 marzo, bisogna pensare subito alla prossima inevitabile proroga delle scadenze del 16 di aprile. O si fanno questi interventi di emergenza o sarà impossibile parlare di ripresa perché avremo lasciato sul campo centinaia di migliaia di piccoli imprenditori. E non dimentichiamo mai che l’Italia è il Paese dell’Ocse con il maggior numero di piccole imprese”.

Fumagalli ha poi indicato le pesanti ripercussioni sulle esportazioni delle piccole imprese che lo scorso anno hanno venduto all’estero merci per un valore di 127 miliardi. “Questa cifra – ha detto – nel 2020 sarà drammaticamente al ribasso perché l’emergenza sanitaria crea un effetto domino che passa in tutti i settori e si propaga come un virus in un sistema integrato come quello italiano dove le piccole imprese rappresentano il 98% del totale delle aziende”.

“In questo momento – ha messo in guardia il Segretario Generale di Confartigianato – bisogna evitare la provocazioni della burocrazia. Un esempio? Nel decreto ‘Cura Italia’ è prevista la sospensione per due mesi degli accertamenti ma, paradossalmente, è anche prevista la proroga di due anni dell’accertabilità per gli anni trascorsi. Sono, appunto, provocazioni della burocrazia che fanno davvero male agli imprenditori che stanno cercando di resistere”.

A proposito dello spread schizzato alle stelle, Fumagalli ha indicato la “necessità urgentissima che la Ue assuma decisioni comuni e condivise. La proposta di eurobond è una di quelle sul tavolo ma va attuata con rapidità. Se si fa tra alcune settimane avrà provocato danni immensi. O stavolta l’Europa si muove compatta o non ci serve più. La solidarietà finanziaria incrociata che si basa sulla solidità di tutti gli Stati europei è un elemento decisivo. Se dobbiamo fare da soli è meglio saperlo subito”.

Fumagalli ha poi ricordato l’iniziativa che vede impegnate Confartigianato e Ancos per la donazione di 20 respiratori agli ospedali in maggiore difficoltà. I primi 6 saranno consegnati in questi giorni dove l’emergenza è drammatica: all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e dall’Ospedale Luigi Sacco di Milano. E’ un’iniziativa – ha sottolineato Fumagalli – che fa parte della concretezza del mondo dell’artigianato. Siamo abituati a dare, prima che a chiedere”.

 

Rivedi l’intervento del Segretario Generale Cesare Fumagalli.

>>>Le misure del Governo. Clicca QUI

>>>L’impatto sulle piccole imprese. Clicca QUI

>>>Il ruolo dell’Europa e l’iniziativa di solidarietà di Confartigianato. Clicca QUI