Il domicilio digitale (PEC) delle società e delle imprese individuali deve essere obbligatoriamente comunicato e iscritto nel registro delle imprese. L’imprenditore deve mantenere attivo e valido nel tempo il proprio domicilio digitale.
Secondo quanto previsto dall’art. 37 del D.L. n. 76/2020 richiamato in oggetto e con le modalità disposte nelle “Linee guida per l’assegnazione d’ufficio dei domicili digitali alle ditte individuali e società e conseguenti adempimenti per il Registro delle imprese” approvate dalla Camera di commercio e pubblicate nell’apposita sezione del portale internet istituzionale ai sensi dell’art 12 del D.Lgs n. 33 del 14.03.2013, in data 21/10/2022 sono state pubblicate nell’Albo camerale online della Camera di Commercio di Lecce – sezione Altri atti, con le modalità previste dall’art. 8 comma 3 della Legge 7 agosto 1990, n. 241:
finalizzate all’assegnazione d’ufficio del domicilio digitale ad un primo consistente lotto di imprese che non hanno iscritto tale domicilio nel Registro delle imprese, o per le quali il domicilio digitale è stato a suo tempo cancellato d’ufficio perché non valido, revocato o inattivo e non più sostituito.
Le imprese coinvolte dovranno comunicare, tramite un’apposita pratica di Comunicazione Unica, un nuovo domicilio digitale (PEC) regolare, attivo, univocamente riferibile all’impresa. Allo scopo è stata predisposta l’apposita pagina informativa domiciliodigitale.unioncamere.gov.it.
Decorso il termine di 45 giorni dall’affissione dei suddetti atti, in caso di mancata comunicazione da parte dell’impresa, sarà disposta, ai sensi del succitato art. 37, l’assegnazione d’ufficio del domicilio digitale con conseguente iscrizione del medesimo nel Registro delle imprese e contestuale applicazione della sanzione amministrativa per omesso adempimento (da 206,00 a 2.064,00 euro per le società e da 30,00 a 1.548,00 euro per le imprese individuali, cui si aggiungeranno le spese di procedimento).