Confartigianato Imprese Lecce sta conducendo da tempo azioni di ricerca sullo sviluppo sostenibile nel Salento e sta affiancando le imprese salentine che si misurano sempre di più su questo tema. Tanto è in linea con il progetto nazionale “Confartigianato Imprese sostenibili” e con il progetto di Capacity Building del Ministero della Cultura per l’aiuto alla trasformazione ecologica dei soggetti che organizzano eventi culturali, di cui Confartigianato Lecce è titolare insieme al CETMA di Mesagne e all’Università del Salento.

Nell’ambito di queste iniziative si è scelto di permettere al sistema delle PMI salentine, agli studenti di Unisalento, ad amministratori pubblici, a operatori sociali, culturali ed economici di riflettere su alcuni cambiamenti in corso nelle dinamiche di creazione dello sviluppo, in linea con le raccomandazioni europee.

È nato così il forum “Per un’economia delle relazioni e dei luoghi” che si svolgerà il 10 aprile, alle 15.30 presso il Museo Castromediano di Lecce, nel corso del quale si vorrà riportare l’attenzione sul ruolo dei rapporti di comunità e della identità dei luoghi riconoscendone valore strategico irrinunciabile.

Dalla transizione ecologica al dibattito sulle aree interne e le periferie, alla necessità di una loro rigenerazione trasformativa, valorizzando il patrimonio di risorse di cui sono detentrici (naturali, forestali, ambientali, paesaggistiche, storiche, culturali, alimentari), si genera una nuova sensibilità e consapevolezza dei cittadini verso i temi dello sviluppo, per cui la prospettiva di poter cambiare gli scenari non sembra più un’utopia.

I “luoghi” meno sfruttati, meno urbanizzati, apparentemente marginali come una provincia dell’estremo sud d’Italia rappresentano uno straordinario patrimonio di risorse umane, culturali, naturali ed economiche e possono contribuire in maniera significativa alla soluzione dei tanti problemi posti dalle grandi sfide per uno sviluppo diverso del pianeta. Questi contributi possono concretizzarsi solo se si riesce a invertire il trend in essere in queste aree, innescando processi trasformativi e rigenerativi che puntino ad una rivitalizzazione umana, economica, sociale e istituzionale.

Modelli funzionali a una ri-territorializzazione dello sviluppo, che sia trasformativa e rigenerativa degli ecosistemi territoriali, orientata a ricostruire “luoghi” in cui vivere e lavorare, “luoghi che diventino anche spazi di mercato”, in cui tutti gli attori, inclusi quelli che operano dal lato della domanda (cittadini/consumatori), sperimentano un coinvolgimento esperienziale che crea valore. Da qui la sottolineatura del ruolo delle persone: sono gli abitanti di un luogo per primi a proporre una nuova interpretazione del vissuto, sono gli operatori sociali ed economici che si misurano ogni giorno con la quotidianità, i rapporti di vicinato, l’inclusione, producono – spesso senza saperlo – circolarità perché tendono a NON SPRECARE ma RIUTILIZZARE.

Confartigianato vuole allora far emergere un rinnovato protagonismo del territorio, inteso però non tanto in termini di entità geografica, quanto piuttosto come un modo di co-operare, con molteplici effetti di ordine economico, politico, culturale che ha come obiettivo la creazione di un contesto capace di moltiplicare le risorse comuni. E’ quello che viene chiamata “economia fondamentale”, a titolarità di artigiani, botteghe, laboratori, esercizi commerciali di prossimità, associazioni culturali, laboratori di innovazione, enti del terzo settore, che producono tutti beni e servizi apparentemente scontati, ordinari, che però diventano oggi infrastruttura chiave di un modello di sviluppo alternativo alla dipendenza dai grandi driver internazionali.

A riflettere su questi temi, si ritroveranno Ettore Bambi, giornalista; Paolo Manfredi, Consulente per la trasformazione digitale di Confartigianato Imprese; Serafino Celano, Valutatore Associazione Riabitare l’Italia; Fabio Renzi, Segretario generale Symbola – Fondazione per le Qualità Italiane; Emanuela Aprile, Segretario generale Confartigianato Lecce; Luigi De Luca, Coordinatore dei Poli bibliomuseali di Puglia e direttore del polo biblio museale di Lecce; Ada Manfreda, Ricercatrice di Pedagogia sperimentale Università Roma Tre; Agostino Riitano, Direttore di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024; Lucia Tozzi, Giornalista, autrice de “L’invenzione di Milano”; Stefano Consiglio, Presidente della Scuola delle Scienze umane e sociali dell’Università Federico Il di Napoli, Presidente della Fondazione con il Sud; Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento. I saluti istituzionali sono affidati a Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato Lecce.