«Occorre che il ministero del Lavoro completi il trasferimento degli 825 milioni per assicurare a centinaia di migliaia di artigiani la cassa integrazione». Dario Bruni, appena nominato presidente di Ebna/Fsba, il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Cgil, Cisl e Uil, sollecita il Governo per le risorse già messe in bilancio.

«Degli 825 milioni, ne restano da erogare 517 con i quali completeremo il pagamento delle prestazioni per il mese di aprile» continua Bruni. Ma quella cifra non sarà sufficiente.

«Per maggio, giugno e luglio – spiega Valter Recchia, appena nominato direttore di Ebna/Fsba – abbiamo necessità di ulteriori risorse. Per maggio, abbiamo stimato che serviranno almeno 210 milioni di euro, una cifra che, a scalare, dovrà essere replicata anche per le ulteriori settimane di cassa integrazione, 18 in tutto, previste dal Governo».

È evidente dunque che sarà necessario reperire ulteriori risorse, attingendo al fondo previsto dal decreto Rilancio di due miliardi e 700 milioni di euro per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali.

«Stiamo lavorando alacremente – chiosa Mauro Sasso, nuovo vicepresidente di parte sindacale – per assicurare reddito ai lavoratori sospesi per covid e siamo tutti convinti che giustamente sia spettato a FSBA gestire questa difficile fase per imprese e lavoratori. D’altra parte, il sistema dell’Artigianato si è dotato da tempo di questo specifico strumento che bene ha risposto, negli anni, alle necessità del Comparto. Si alla tutela di tutti i lavoratori, si accoglienza delle aziende anche quelle finora fuori dal sistema ma con il rispetto delle regole. Poi, passata l’emergenza, rifletteremo come estendere le protezioni della bilateralità e sostenere ancor meglio i redditi. Le forze vive e protagoniste dell’Artigianato sono pronte a farlo: per rafforzare FSBA, per valorizzare le specificità (che nessuno pensi di appiattire)».