Terrcaotta

L a tradizione della lavorazione della ceramica nel territorio pugliese, e Salentini in particolare, è antichissima: favoriti dalla presenza nel sottosuolo di terre argillose, furono i Messapi e i Dauni nell’antichità, intorno al VI secolo a.C., a creare uno stile di lavorazione e decorazione della ceramica, come dimostrano le trozzelle messapiche e i vasi a nastro della Daunia. La lavorazione della terracotta locale è legata alla facilità di reperimento in loco della materia prima, l’argilla, i cui giacimenti sono assai estesi, soprattutto in alcune aree, ed ubicati a bassa profondità negli strati geologici, quando non addirittura affioranti.

A partire dal periodo barocco si assiste ad un fiorire della tecnica con manufatti più elaborati e raffinati, conseguenza della loro produzione non solo esclusivamente a fini pratici ma anche ornamentali.

Di origine contadina sono invece tutti quei grandi contenitori, di colore giallo caramellato o verde smeraldo intenso, nati per conservare il più a lungo possibile i prodotti della terra, vero simbolo della ceramica pugliese. Altri tipi di decorazione tipica sono i fiorellini blu e il gallo, che ancora oggi troviamo riprodotti su numerosi piatti e coordinati per la tavola.

Mentre alle sue origini l’artigianato figulo faceva fronte alle esigenze della società tradizionale, realizzando oggetti e utensili funzionali alle attività domestiche e lavorative, attualmente la terracotta, molto più vicina a richieste di carattere turistico/commerciale, viene lavorata per rappresentare i soggetti più vari: campanelle, trombette, personaggi del presepe, acquasantiere, santini.

Espressioni di spontanea creatività popolare sono i fischietti, oggetti ormai ricercati da collezionisti, da quando sono tramontate le funzioni ludiche, magico-rituali e apotropaiche, queste ultime attribuite da credenze popolari.

Il ricordo dell’attività figulina nel capoluogo rimane nella denominazione popolare delle vie: isola delli scotellari, via dei figuli, corte dei piattari.

Per avere un’idea della variegata produzione di terrecotte e ceramiche salentine si possono visitare i Musei delle Tradizioni Popolari o le Civiche Raccolte, nonché le tradizionali botteghe artigiane, localizzate prevalentemente nei comuni di Cutrofiano, Ruffano, S.Pietro in Lama, Lucugnano.