S in dalla preistoria, nella cosiddetta età del ferro, questo utilissimo metallo ha accompagnato ed influenzato la società e le civiltà. Achei, Etruschi, Celti, tutti popoli che lavorarono il ferro. Una lavorazione però molto difficoltosa.

L’arte della lavorazione del ferro nel Salento, tuttavia, pur essendo ampiamente diffusa, in passato non ha avuto una tradizione propria ma, perlopiù, complementare alla sovrabbondanza del barocco di Terra d’Otranto.

A Lecce la produzione di oggetti in ferro battuto è molto intensa e varia, in particolare, tra Cinquecento e Settecento: dopo una fiorente diffusione in questi secoli e successivo ristagno, conosce un graduale risveglio nei primi anni del 1900 prestandosi a dare forma allo stile Liberty che, nel suo eclettismo, coinvolge anche l’arte fabbrile per abbellire sia gli spazi abitativi sia quelli urbani, senza dimenticare il legame con l’architettura sacra.

Al ferro per la sua resistenza e per il suo carattere decorativo si affida il compito di abbellire la casa e la città, adattando gli spazi alle nuove esigenze dell’Art Nouveau: fiorente è quindi la produzione di suppellettili domestiche (alari, copricaloriferi, ferri da camino, letti), nonché di strutture in ferro modulari (balconate, cancelli, inferriate), frutto di una nuova interpretazione delle superfici architettoniche.

Dal XII sec. a.C. ad oggi, la lavorazione di questo materiale è cambiata, si è evoluta, ma gli insegnamenti dei fabbri che hanno operato nei secoli passati, sono stati da esempio per i nuovi artigiani, che sono diventati artisti del ferro battuto. Capaci di realizzare pezzi unici, vere e proprie opere d’arte plasmate dall’abilità, dall’ingegno, dal talento, dall’estro e dal duro lavoro.

La strumentazione, le fasi e i metodi di lavorazione hanno subìto poche variazioni nel corso dei secoli. Ancora oggi, i maestri artigiani si servono di incudini, martelli, forge e attrezzature tradizionali per realizzare sia raffinati candelieri, lampade, balaustre e letti destinati a facoltosi estimatori, sia prodotti la cui semplicità e sobrietà, non povere di eleganza, ben si adattano ad un mercato più accessibile.

Notevole anche la produzione in rame battuto, sbalzato e cesellato. La decorazione è ridotta al minimo, sobria ma smagliante, realizzata con qualche fiore stilizzato a rilievo, fatto con punzoni, o con la martellatura di migliaia di piccolissime facce, ottenute con un materiale particolare la cui superficie battente deve avere levigatezza estrema.

Parlando di rame, non si può tralasciare quello smaltato: la lavorazione degli smalti ha potuto diffondersi nel Salento anche grazie alla preziosa attività degli Istituti d’Arte ed alla loro rivisitazione di esperienze estere.