L ’oreficeria è l’arte della lavorazione dell’oro e di altri metalli preziosi (argento, platino) per ottenere oggetti artistici. L’oro è, con il rame, il più antico dei metalli usati dall’uomo: per le sue caratteristiche (bellezza, docilità, inalterabilità) e la sua rarità è stato sempre ritenuto il più prezioso di tutti i metalli. Le tecniche utilizzate sono per lo più identiche a quelle antiche: i monili vengono ottenuti tramite fusione e realizzati attraverso tecniche quali cesello, sbalzo, filigrana.
L’oreficeria, oltre che per la preziosità dei materiali utilizzati, è da sempre ritenuta anche un’arte tecnicamente prestigiosa perché richiede la padronanza delle più svariate tecniche, in particolare di quelle metallurgiche e di lavorazione a fuoco, che sono poi all’origine di quasi tutte le pratiche artigianali. Largo è inoltre il contributo che le tecniche orafe possono fornire alla pratica delle altre arti; anche la lavorazione degli smalti, tipica arte orafa, può essere messa in rapporto con altri tipi di lavorazione a fuoco del vetro, dalle paste vitree, alle tessere per i mosaici, alle vetrate dipinte.
L’oreficeria, a differenza di altre pratiche artigianali, resterà sempre legata al lavoro diretto dell’artefice, alla sua capacità tecnico – manuale: essa è infatti l’unico mestiere che, per specifiche esigenze artistiche e caratteristiche tecniche, non avrà mai un’evoluzione in senso industriale e non sarà mai praticato da dilettanti.
La categoria comprende anche tutte quelle attività artigianali che si occupano prevalentemente di riparazione, pulitura e sostituzione di monili e pietre preziose, per la cui realizzazione è comunque indispensabile la conoscenza di materiali e relative tecniche di lavorazione e riproduzione.