Confartigianato Lecce dice no al limite di una sola cessione per il credito d’imposta sui bonus edilizi e scende in campo per dare voce, così come fatto dalla Confederazione nazionale, alle preoccupazioni rispetto alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Sostegni-ter, già approvato dal Consiglio dei Ministri.

Come più volte ribadito dal presidente della categoria Edili Luigi Marullo, le continue modifiche degli ultimi mesi, delle norme sull’uso dei crediti fiscali per i bonus edilizia, stanno mettendo a rischio uno dei principali strumenti di ripresa economica.

«Il bonus facciate, così come tutti i bonus edilizi, avrebbe dovuto essere un incentivo per il comparto dell’edilizia e invece sta generando un effetto “boomerang”, con il blocco di quel processo virtuoso generato dai bonus edilizi e che aveva iniziato a dare i suoi frutti – afferma il presidente Marullo -. Con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia, si danneggiano tutti gli imprenditori. In questo modo a essere penalizzate sono le imprese che lavorano seriamente e cercano di pianificare le loro attività su basi certe. La cessione dei crediti fiscali per lavori in edilizia e sconto in fattura, in seguito all’emanazione del decreto, sono di fatto sospesi. Gli istituti bancari non possono acquistare il credito fiscale senza prima eseguire i controlli antiriciclaggio necessari, e questo sta rallentando tutta la burocrazia con gravi ripercussioni sulla liquidità delle imprese che si ritrovano a dover programmare nell’incertezza. Anche le aziende che giustamente si sono adeguate al decreto sono in crisi perché hanno pianificato l’attività e l’equilibrio finanziario proprio sulle tempistiche di incasso dei crediti fiscali acquisiti».

Confartigianato nazionale ha chiesto al Presidente del Consiglio un intervento urgente per definire in modo chiaro e stabile il quadro di riferimento normativo degli incentivi in materia di edilizia, e di procedere con lo stralcio dell’articolo 28 del DL Sostegni ter e di modificarlo per rendere possibile almeno due cessioni dei crediti fiscali e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritto all’albo degli intermediari finanziari).