Passa alla Camera il provvedimento volto a incrementare le pene nei confronti dei truffatori e di stabilire l’ordine di arresto per chi viene colto in flagrante, ora la parola passa al Senato: a Montecitorio la legge che amplia le tutele per i soggetti anziani più fragili e inasprisce le pene per questo reato ha raggiunto un primo traguardo.

La legge dà un’ulteriore protezione a chi versa in condizioni di vulnerabilità psicofisica in ragione dell’età avanzata e punisce chiunque con mezzi fraudolenti, induca una persona a dare o promettere indebitamente a sé o ad altri denaro, beni o altra utilità.

Molto dettagliato e ‘a prova di anziano’ anche l’elenco dei luoghi dove scatterà il reato: prima di tutto la casa della persona offesa. E poi: all’interno o in prossimità di uffici postali o banche, luoghi di cura o di ritrovo di persone anziane o di case di riposo o esercizi commerciali.

Il nuovo delitto è punito con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 400 a 3mila euro, salvo che il fatto non costituisca più grave reato.

Grande soddisfazione espressa da Giampaolo Palazzi e da Fabio Menicacci, rispettivamente presidente e segretario nazionale ANAP Confartigianato, che, impegnati da tre anni con un’opera di prevenzione delle truffe agli anziani con la campagna “Più sicuri insieme”,  vedono il provvedimento come un primo passo per una efficace repressione di questi reati.