La Legge di Bilancio 2018 ha confermato alcuni fra gli incentivi più graditi da imprese e cittadini: i bonus casa. Da quello per la riqualificazione energetica degli edifici alle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione edilizia, fino alle misure per la cura del verde.

Si tratta di un pacchetto di norme che incrociano la propensione delle famiglie italiane a sistemare casa e a renderla più efficiente dal punto di vista energetico. Secondo una rilevazione Confartigianato, sono 2.800.000 i proprietari di immobili intenzionati ad effettuare, nei prossimi 12 mesi, un intervento di manutenzione sulla propria abitazione.

Senza contare che per rimettere a nuovo il patrimonio immobiliare, gli italiani hanno speso, negli ultimi 7 anni, circa 169 miliardi di euro.

L’utilizzo maggiore dei bonus casa avviene a Trento, Bolzano e in Val d’Aosta.

In crescita soprattutto la richiesta di incentivi per interventi di risparmio ed efficienza energetica: nel 2016 sono state presentate oltre 400mila domande, con un aumento del 21,5% rispetto al 2015.

I bonus casa sono utili alle famiglie, ma diventano fondamentali per le oltre 500.000 imprese artigiane del settore costruzioni alle prese con una crisi che non è ancora passata.

Confartigianato, che si è battuta affinchè nella manovra economica venissero inseriti questi incentivi, insiste per farli diventare permanenti.

In questo modo – sostiene la Confederazione – si centrerebbero molti obiettivi: oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni, verrebbero alla luce le attività irregolari, con relativo maggior gettito per lo Stato, e si risparmierebbe energia con una più efficace azione di tutela dell’ambiente.

Fonte: sito Confartigianato.