Un anno di proroga per il bonus mobili del 50%, che quindi slitta a fine 2019. E, allo stesso modo, un anno di rinvio anche per il bonus verde. Con la conferma di tutto il blocco delle altre detrazioni per la casa, senza particolari novità: sopravvivono, quindi, sia il bonus ristrutturazioni del 50% che l’ecobonus, con il doppio binario del 50% e del 65%.

È quanto emerge dalla lettura del Documento programmatico di bilancio del 2019, che anticipa i contenuti del disegno di legge di bilancio per la parte che riguarda gli sconti fiscali per la casa.

Non si annunciano rivoluzioni, quindi, ma alcune conferme importanti. A partire dallo sconto base del 50% per le ristrutturazioni. Sarà prorogato fino al 31 dicembre 2019 e resterà identico all’assetto attuale: detrazione al 50% per tutti gli interventi ristrutturazione edilizia, da suddividere in dieci quote annuali.

Slitta di un anno anche l’ecobonus, la detrazione per gli interventi di efficienza energetica. Anche questa resterà nell’assetto attuale. Quindi, sconto diviso in dieci quote annuali e alcune operazioni con aliquota ridotta al 50%. Si tratta della sostituzione di infissi, delle schermature solari, degli impianti di climatizzazione invernale tramite biomassa e tramite caldaie a condensazione ad efficienza più bassa. Dovrebbero restare al 65%, stando alla lettura del documento, interventi come le caldaie a condensazione ad alta efficienza, la riqualificazione globale degli edifici o le coibentazioni.

La novità più rilevante riguarda due sconti che finora erano rimasti sullo sfondo. Si annuncia la proroga per tutto il 2019 «per la detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione». Si tratta del bonus mobili al 50% che, quindi, guadagna un altro anno di vita. Allo stesso modo, viene rinnovata per un altro anno la detrazione al 36% per interventi di cura, ristrutturazione e irrigazione del verde privato. È il bonus verde, inaugurato lo scorso anno.

Su questo tema che interessa da vicino decine di migliaia di artigiani, i rappresentanti di Confartigianato Imprese hanno incontrato proprio nei giorni scorsi i vertici tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico e di ENEA: la delegazione di Confartigianato era guidata dal Presidente di Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli, dal Presidente di Confartigianato Termoidraulici Dario Dalla Costa, dal Presidente di Confartigianato Bruciatoristi Giacomo De Nicolo Volpe, da Giovanni Battista Sarnico Presidente di Confartigianato Legno Arredo e Samuele Broglio delegato alla normazione. Molte le preoccupazioni espresse dai rappresentanti di Confartigianato che hanno sollecitato la proroga dell’ecobonus con l’obiettivo di renderlo strutturale e il miglioramento di alcuni aspetti tecnici per adeguarli al grande investimento in formazione e certificazione fatto in questi anni dagli imprenditori artigiani.

Ora si attende la conferma definitiva nella Legge di Bilancio.