Il Consiglio dei Ministri ha approvato la richiesta al Parlamento di ulteriore scostamento dal deficit rispetto ai 7,5 miliardi contenuti nel documento già all’esame delle Camere. Via libera dunque ad uno stanziamento di 25 miliardi per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo ha comunicato oggi in conferenza stampa a Palazzo Chigi il premier Giuseppe Conte. Oggi stesso Camera e Senato sono chiamate a votare la Relazione cui i gruppi di maggioranza e opposizione non faranno mancare il loro appoggio.
“Abbiamo stanziato una somma straordinaria 25 miliardi da non utilizzare subito ma sicuramente da poter utilizzare per far fronte a tutte le difficoltà di quest’emergenza” – ha detto il premier, aggiungendo: “L’obiettivo prioritario è tutelare la salute dei cittadini ma teniamo conto che ci sono anche altri interessi in gioco, che incidono sulla vita delle persone. Ci sono libertà civili, diritti sociali, c’è la libertà d’impresa che subisce restrizione e anch’essa ha un valore costituzionale. Dobbiamo sempre procedere con attenzione. Adesso già comincio vedere sondaggi…stiamo attenti. Abbiamo un comitato tecnico-scientifico che ci deve guidare e che potrebbe anche dirci che alcune misure non offrono garanzia di affidabilità”.
Un decreto sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri già venerdì prossimo e avrà una dotazione di 12 miliardi. Lo stanziamento che ha ottenuto oggi il semaforo verde del Consiglio dei Ministri andrà “in parte nel primo decreto che contiamo di approvare probabilmente venerdì che dovrebbe avere a disposizione 12 miliardi – ha precisato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – Gli altri vanno a riserva per possibili interventi da realizzare anche in un quadro europeo”. Il ministro ha tenuto a sottolineare che è “prematuro” cercare di prevedere se l’Italia sforerà il tetto del 3% del rapporto deficit/Pil. “Questa – ha spiegato – tecnicamente è una autorizzazione del Parlamento a stanziare fino a 20 miliardi in termini di indebitamento e 25 in termini di stanziamento. Quindi il livello di deficit dipenderà da quanto sarà impiegato”.
“Potenzieremo la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per l’intero territorio nazionale e per tutti i settori produttivi, incluse le attività con meno di 5 dipendenti. Inoltre assicureremo il sostegno al reddito per lavoratori non coperti dalla Cig in deroga come gli stagionali, inclusi quelli del turismo, gli autonomi, tra cui i lavoratori dello spettacolo e i lavoratori a tempo determinato”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, nel corso dell’audizione, in videoconferenza, nelle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, parlando delle misure che il governo sta mettendo a punto per fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Prevediamo la cassa integrazione per tutti”, ha sottolineato aggiungendo che l’esecutivo aiuterà “i genitori e sarà rafforzato il congedo parentale e contribuiremo alle spese per la baby sitter”. “Nessuno dovrà perdere il posto di lavoro, nessuno dovrà essere licenziato” a causa del Coronavirus, ha proseguito Gualtieri. Il Governo chiederà “alle imprese di organizzare il luogo di lavoro per tutelare la sicurezza sanitaria dei lavoratori”.
“Prevediamo di posticipare una serie di adempimenti per venire incontro alle oggettive difficolta’ di contribuenti e operatori del fisco”, ha aggiunto il ministro dell’Economia Gualtieri, “Dall’altro lato – ha spiegato il ministro – per assicurare un adeguato sostegno alle aziende e ai lavoratori autonomi colpiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria, in termini di riduzione del livello di attivita’ e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidita’, potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro”. “Prevediamo di sospendere il pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti bancari, prolungandone la durata, con il sostegno di parziali garanzie statali. Sarà altresì previsto – ha sottolineato il ministro – che le imprese possano continuare a beneficiare delle aperture di credito accordate ma non ancora utilizzate”. A queste misure, ha proseguito Gualtieri, “si aggiungono le risorse messe a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti e da Sace per sostenere le imprese che passano da 1 a 7 miliardi. 3 miliardi saranno impiegati per garantire tassi calmierati a Pmi e Mid-cap dalle istituzioni finanziarie aderenti alla ‘piattaforma imprese’, mentre 4 miliardi andranno a sostenere l’export e l’internazionalizzazione delle imprese”. Inoltre, Gualtieri ha annunciato che “verra’ ulteriormente potenziato il Fondo Centrale di Garanzia a sostegno delle Pmi: il piu’ grande strumento di agevolazione – ha osservato – che garantisce ad oggi finanziamenti bancari per 40 miliardi in favore del sistema delle imprese. Il Fondo sarà esteso con accesso gratuito su tutto il territorio nazionale, saranno prolungate le garanzie prestate e sarà possibile aumentare le percentuali di garanzia in specifiche aree e filiere”.