Confartigianato è in prima linea per fronteggiare l’emergenza coronavirus sia sul fronte degli aspetti sanitari sia per quanto riguarda le conseguenze sul tessuto produttivo degli artigiani e delle micro e piccole imprese.

Il Parlamento sta lavorando sulle emergenze e in tal senso abbiamo elaborato un primo documento di Osservazioni sul DL Coronavirus-bis con i relativi emendamenti che hanno recepito, laddove possibile, tutte le segnalazioni ricevute dal territorio. In queste ore è in fase di elaborazione un terzo decreto-legge che sarà dedicato alle misure a sostegno delle famiglie e delle imprese che, diversamente dal secondo applicato solo per la “zona rossa” dei Comuni della Lombardia e di Vò in Veneto, sarà dedicato genericamente a tutto il territorio nazionale ormai ricompreso in un’unica area di emergenza.

Proprio in vista del nuovo Decreto stiamo avanzando la proposta di una norma a carattere generale di sospensione di ogni tipo di adempimento, dai versamenti tributari alle scadenze finanziarie e contrattuali, almeno sino al 30 aprile. In tal modo si ritiene sia possibile, in luogo di una specifica elencazione che rischia di trascurare sempre qualche fattispecie, cogliere qualsiasi vicenda legata alla vita delle imprese.

A titolo meramente esemplificativo ciò riguarderebbe nei diversi ambiti:

in ambito fiscale il provvedimento di carattere generale dovrebbe ricomprendere la sospensione del pagamento dei tributi, compresi quelli locali e delle cartelle esattoriali, con indicazione di un congruo periodo di rateazione per effettuare i versamenti al termine della sospensione stessa, sospensione di tutti gli adempimenti tributari, comprese le notifiche e le impugnazioni degli accertamenti, come pure i termini per gli accertamenti con adesione e le richieste di rateazione degli avvisi bonari.

  • In materia di sicurezza sul lavoro, la proroga della validità degli attestati formativi (compresa la formazione in materia di attrezzature di lavoro, ex articolo 71 del decreto 81/2008) in scadenza nel periodo fino al 30 aprile 2020; sospensione dell’effettuazione delle visite mediche per la sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 41 del decreto n. 81/2008, limitando l’intervento dei medici competenti a casi di comprovata urgenza; possibilità di impartire ai lavoratori la formazione obbligatoria teorica su salute e sicurezza tramite sistemi di trasmissione audio-video a distanza (webinar), anche laddove sia prevista con docenti in presenza;
  • in materia di lavoro, un rinvio generale delle prossime scadenze relative ad adempimenti lavoristici. A titolo esemplificativo i seguenti adempimenti: lavori usuranti, per i quali la scadenza per l’invio del modello LAV_US (utilizzato dai datori di lavoro per comunicare gli addetti a lavori usuranti che possono accedere al prepensionamento) fissata al 31 marzo 2020; invio dell’UniEmens ed elaborazione del Libro Unico del Lavoro per i quali la scadenza è fissata al 31 marzo 2020. Si tratta di adempimenti che potrebbero essere difficoltosi per tutte quelle strutture territoriali che sono chiuse o che potrebbero esserlo alla luce dell’evolversi della situazione di emergenza. Comunicazioni obbligatorie, in generale, per le quali in questa fase di non piena operatività delle strutture si potrebbero porre problemi per l’invio delle comunicazioni di assunzione (da effettuarsi nelle 24 ore precedenti) o quelle di trasformazione e/o cessazione (da effettuarsi entro i 5 giorni successivi);
  • in materia ambientale, ad esempio il rinvio della scadenza, fissata al 30 aprile 2020 dell’obbligo di presentazione del MUD;
  • in materia finanziaria come le scadenze di rate di mutui di qualunque tipo e genere che supererebbe la moratoria concordata tra ABI e Associazioni di impresa, ivi comprese le azioni di recupero insoluti;
  • per quello che riguarda le utenze per tutte quelle scadenze connesse alle forniture di qualsiasi tipo e natura, compresi i recuperi insoluti;
  • in materia amministrativa gli adempimenti e scadenze contrattuali, pagamenti (fatti salvi quelli della PA), termini per i versamenti del diritto annuale, delle sanzioni amministrative per le imprese che presentano in ritardo le iscrizioni alla Camera di Commercio, le denunce al REA, la richiesta di verifica periodica degli strumenti di misura e il pagamento della relativa tariffa, termini legati ad autorizzazioni, permessi, etc.

In un quadro di più lungo periodo, affrontata l’emergenza con provvedimenti che non compromettano la tenuta finanziaria delle imprese, saranno necessari provvedimenti di sostegno e accompagnamento più strutturati e legati al ripristino delle condizioni di normale operatività, quali, nei diversi ambiti:

  • contributi alle imprese che presentano un significativo calo di fatturato rispetto ai periodi precedenti; possibilità di rideterminazione degli acconti d’imposta senza applicazione di sanzioni; non utilizzabilità degli ISA per l’anno 2020 ai fini della selezione dei contribuenti; differimento degli obblighi di segnalazione previsti dal codice della crisi d’impresa;
  • ammortizzatori sociali, la richiesta di estendere la cassa integrazione in deroga alle imprese aderenti a FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato) costituito ai sensi dell’art. 27 del D. Lgs. 148/2015;
  • in ambito finanziario, la creazione di uno specifico Fondo Rotativo per erogare provvista a banche e confidi vigilati convenzionati per l’erogazione di credito diretto destinato ad operazioni di consolidamento delle posizioni in essere alla data del 30 aprile 2020  con allungamento dei piani di ammortamento fino a 150.000 euro per le micro e piccole imprese (riprendendo e ampliando quanto proposto dalla Confederazione in uno degli emendamenti al D.L. 9/2020 – Coronavirus-bis) oltre a tutte le essenziali modifiche alle modalità operative del Fondo Centrale idonee a tener conto del repentino stato di deterioramento delle condizioni finanziarie delle imprese;