Dal 30 giugno 2019 è in vigore il cosiddetto “Decreto Crescita”: l’articolo 10 del Decreto (Modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico) prevede al comma 1 che per gli interventi di efficienza energetica di cui al presente articolo, il soggetto avente diritto alle detrazioni può optare, in luogo dell’utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a quest’ultimo rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, senza l’applicazione dei limiti di cui all’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e all’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244. Il fornitore che ha effettuato gli interventi ha, a sua volta, facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi. Rimane in ogni caso esclusa la cessione ad istituti di credito e ad intermediari finanziari.
Il comma 3 del Decreto stabilisce che con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, sono definite le modalità attuative delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2, comprese quelle relative all’esercizio dell’opzione da effettuarsi d’intesa con il fornitore.
Nei giorni scorsi Confartigianato ha segnalato all’Autorità per la Concorrenza e il Mercato tutte le criticità del provvedimento (in allegato il testo inviato) anche in relazione alla cessione del credito che, nella sua recente pronuncia, l’Autorità aveva indicato come un utile strumento per mitigare le distorsioni della concorrenza.
Negli allegati, troverete anche tutti gli elementi di valutazione e di criticità e l’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato, che approfondisce la situazione partendo da casi concreti.
Lettera del presidente Confartigianato Imprese al presidente AGCM
Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su ecobonus in fattura
NO allo sconto in fattura: le motivazioni di Confartigianato