Si pubblica l’Elaborazione Flash “Indice Confartigianato costo energia elettrica di una Micro-piccola impresa in maggiore tutela al I trimestre 2019” predisposta dall’Ufficio Studi in collaborazione con il settore Mercato Energia e Utilities della Direzione Politiche Economiche. L’Indice – arrivato alla 17° edizione – elabora il costo dell’energia elettrica sul mercato di maggior tutela di una Micro-piccola impresa (MPI) tipo che rappresenta la media di 7 profili maggiormente rappresentativi – per settore e domanda di energia – delle imprese artigiane e delle micro e piccole imprese con una maggiore intensità di utilizzo del fattore energia elettrica. A seguire una sintesi dell’andamento dell’Indice.
L’aggiornamento dell’Indice Confartigianato è oggetto di news pubblicata sul portale e dell’ articolo “Elettricità, il costo per le piccole imprese ai massimi da 7 anni” pubblicato su QE-Quotidiano Energia.
17° edizione Indice Confartigianato in sintesi
Nel primo trimestre del 2019 prosegue la crescita del costo dell’energia elettrica per le piccole imprese: l’Indice Confartigianato del costo annualizzato dell’energia elettrica sul mercato di maggior tutela di una Micro-piccola impresa (MPI) – con potenza impegnata 45 kW e consumo annuo 59 MWh – è pari a 12.811 euro e cresce dell’1,3% rispetto al trimestre precedente (167 euro in più) e del 6,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (824 euro in più) consolidando il valore massimo dall’inizio delle rilevazioni nel 2012. Sul trend influisce il recupero del mancato gettito dovuto al contenimento degli oneri deciso per il terzo e quarto trimestre 2018 per contrastare gli aumenti del costo dell’approvvigionamento della materia prima energia.
L’esame della dinamica delle componenti della bolletta elettrica delle imprese evidenzia che nel primo trimestre 2019 la crescita rilevata in ottica congiunturale è da imputarsi esclusivamente all’intenso aumento del 17,5% degli Oneri fiscali e parafiscali – determinata dal +20,9% per Oneri generali di sistema – mentre la Spesa per il trasporto e la gestione del contatore si ferma sul +1,1% e la Spesa per la materia energia diminuisce del 10,3%; su quest’ultima diminuzione influiscono la riduzione dei prezzi internazionali delle commodity energetiche, il calo del prezzo del gas naturale – su cui agisce la maggiore offerta di gas liquefatto – e l’arresto del trend rialzista dei prezzi dei permessi di emissione della CO2.
L’aumento rilevato in ottica tendenziale è da imputarsi alla crescita congiunta dell’8,4% degli Oneri fiscali e parafiscali – determinata dal +9,9% degli Oneri generali – e del +7,5% della Spesa per la materia energia mentre anche in questo caso la Spesa per il trasporto e la gestione del contatore cresce dell’1,1%. In particolare la Spesa per la componente energia diminuisce di 630 euro rispetto al trimestre precedente, ma cresce di 431 euro in un anno.
La Spesa per oneri di sistema sale sui 4.559 euro, il massimo dall’inizio delle rilevazioni che supera del 21,7% il minimo di 3.747 euro toccato nel secondo e nel terzo trimestre del 2017.
Alla luce delle differenti dinamiche delle voci della bolletta elettrica la spesa della Micro e Piccola impresa per Oneri fiscali e parafiscali (41,3% del costo totale, di cui 35,6% per Spesa per oneri di sistema e 5,8% per Accise) si riavvicina alla Spesa per la materia energia (43,9% del totale, di cui 39,0% di componente Energia e 4,9% di Dispacciamento), con un gap che si limita a 2,6 punti percentuali.
Con l’occasione ricordiamo che Confartigianato aderisce a CENPI, un consorzio che negozia le migliori condizioni di fornitura sul libero mercato, con l’obiettivo di aiutare imprese e privati a ridurre i costi.
Per maggiori informazioni o per un preventivo gratuito e senza impegno, potete scriverci all’indirizzo cenpile2@confartigianatolecce.it