L’Amministrazione Penitenziaria ha presentato un’ offerta volta a favorire l’inserimento lavorativo e la formazione dei detenuti, con numerosi benefici per le imprese e le cooperative sociali che scelgono di aderire. L’iniziativa si inserisce nel quadro della normativa penitenziaria che promuove la destinazione dei detenuti al lavoro, riconoscendone il valore rieducativo e sociale, in particolare l’art. 25 bis della legge 354 del 1975.
Di seguito, i principali vantaggi per le imprese:
– COMODATO D’USO GRATUITO DI LOCALI E ATTREZZATURE: l’Amministrazione Penitenziaria cede in comodato gratuito locali (in regola con la normativa sulla sicurezza dei posti di lavoro) e, se disponibili, attrezzature esistenti all’interno degli istituti penitenziari. Ciò consente alle imprese un risparmio sui costi di affitto, acquisto di locali e capannoni, e sull’acquisto di macchinari, riducendo le spese di investimento iniziali;
– BONUS PER OGNI DETENUTO ASSUNTO: viene corrisposto un bonus mensile di € 520 (sotto forma di credito d’imposta) per ogni detenuto assunto. Per i detenuti semiliberi, il credito d’imposta è di € 300 mensili;
– BONUS PER LA FORMAZIONE: un bonus di € 520 mensili (sotto forma di credito d’imposta) è previsto per ogni detenuto per l’eventuale formazione necessaria prima dell’assunzione, a condizione che dopo la formazione venga immediatamente assunto per le competenze per cui è stato formato;
– AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE: è previsto un abbattimento del 95% degli oneri relativi alla contribuzione assicurativa e previdenziale. Questo sgravio si applica anche per 18 mesi successivi alla scarcerazione (nel caso di detenuti che hanno beneficiato della semilibertà o del lavoro all’esterno) o per 24 mesi (nel caso di detenuti che non hanno beneficiato della semilibertà o del lavoro all’esterno).
Altre agevolazioni riguardano risparmi sui costi di sorveglianza e assicurazione degli impianti produttivi e risparmi sulle imposte locali (ICI, smaltimento rifiuti, ecc.). Il credito d’imposta non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.
L’assunzione deve avvenire con contratto di lavoro dipendente (anche part-time o a tempo determinato, purché per un periodo non inferiore a un mese). I benefici sono destinati alle imprese e cooperative sociali che assumono:
• detenuti all’interno degli istituti penitenziari;
• detenuti ammessi al lavoro all’esterno ai sensi dell’art. 21 della legge 354/75 (Ordinamento Penitenziario);
• detenuti semiliberi.
Il procedimento di adesione prevede un primo contatto con la Direzione dell’Istituto penitenziario, in particolare con il responsabile dell’area trattamentale, per verificare la disponibilità di locali o detenuti con professionalità specifiche. Successivamente, il datore di lavoro e la Direzione firmeranno una convenzione.
A mero titolo esemplificativo, le categorie potenzialmente idonee possono riguardare i settori del:
– TESSILE E ABBIGLIAMENTO: sartoria, confezione, riparazioni tessili, produzione di biancheria, assemblaggio di capi. Sono attività che richiedono spazi non eccessivamente complessi e possono essere svolte con macchinari specifici ma gestibili all’interno di un contesto penitenziario. Molte fasi della produzione tessile possono essere parcellizzate in mansioni ripetitive e facili da apprendere, adatte anche a chi ha poca o nessuna esperienza pregressa.
– ARTIGIANATO di produzione: produzione di manufatti in legno (piccola falegnameria, assemblaggio), ceramica, pelletteria (piccoli accessori, riparazioni), lavorazione del ferro battuto (elementi decorativi semplici), restauro mobili. Queste attività permetterebbero di creare valore aggiunto con un investimento iniziale relativamente contenuto in attrezzature e materie prime. Può includere attività che non richiedono l’uso di utensili ad alto rischio.